Le priorità
Da chi si partirà con le iniezioni? Il Ministero della Salute indica le categorie da tutelare per prime, a cui il vaccino è offerto gratuitamente: chi ha più di 65 anni, chi ha malattie croniche, tumori, basse difese immunitarie, le donne incinte, i lavoratori dei servizi pubblici, chi è a contatto con gli animali, i donatori di sangue. Per questa stagione influenzale il Ministero dà la possibilità di allargare le maglie della gratuità anche ai 60-64enni. Lo faranno varie Regioni, come il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l’Abruzzo, l’Emilia-Romagna. La raccomandazione è estesa anche ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni ed è tradotta diversamente dalle autorità sanitarie. Il Piemonte, per esempio, suggerisce la vaccinazione solo per i fragili, la Lombardia la offre gratuitamente ai piccoli dai 2 ai 5 anni, l’Emilia la prevede a pagamento. C’è poi chi ha alzato l’asticella per spingere i cittadini a proteggersi. È il caso del Lazio, che aveva reso obbligatoria l’antinfluenzalee l’antipneumococcica per gli over 65 e il personale sanitario. Ai trasgressori sarebbe stato vietato l’accesso a luoghi come centri d’incontro e Rsa (nel caso degli anziani) o continuare a lavorare (per medici e infermieri). Una decisione contro cui sono stati presentati diversi ricorsi: il Tar ne ha accolto uno, annullando di fatto l’ordinanza. In Sicilia invece l’obbligo riguarda soltanto il personale sanitario.