Coronavirus: il delirio potrebbe essere il sintomo «chiave» del virus negli anziani fragili
Il delirio, o meglio la confusione mentale, potrebbe essere un sintomo caratteristico del Covid-19 negli anziani fragili. Indaga su questa possibilità uno studio del King’s College di Londra pubblicato su Age and Ageing che ha analizzato i dati di oltre 800 persone di età superiore ai 65 anni, inclusi 322 pazienti ricoverati in ospedale e altre 535 persone che utilizzavano l’ app Covid Symptom Study per registrare i propri sintomi.
Confusione mentale unico sintomo
I ricercatori hanno scoperto che gli anziani ricoverati in ospedale classificati come “fragili” avevano maggiori probabilità di avere avuto il delirio come uno dei sintomi, rispetto alle persone della stessa età non “fragili”. Per un paziente su cinque ricoverato in ospedale la confusione mentale era l’unico sintomo, anche senza febbre o tosse. E un terzo degli utenti della app che ha menzionato il delirio non ha avuto i classici sintomi di tosse o febbre. La “fragilità” è un termine medico che indica una condizione di precario equilibrio psicofisico in cui un evento normalmente di scarso rilievo provoca importanti cambiamenti dello stato di salute. Possono bastare l’aggiunta di un nuovo farmaco a quelli che un anziano sta già assumendo, uno stato influenzale o un piccolo intervento chirurgico, e inizia a manifestarsi un peggioramento generale delle condizioni di salute. È la descrizione medica di persone che hanno difficoltà a riprendersi da malattie e incidenti quotidiani. Hanno anche maggiori probabilità di cadere o finire in ospedale quando si ammalano.