Dove mettere i cibi e come scongelarli
Dal momento della pianificazione del menu a quello dell’acquisto, fino alla gestione degli avanzi, sono tanti gli accorgimenti che aiutano a evitare sprechi. Puntare più sulla qualità che sulla quantità, comprare solo quanto è necessario, tener conto che le dosi da prevedere per ciascun commensale dipendono anche dal numero delle portate previste, sono solo alcuni esempi. Tuttavia, un aspetto fondamentale riguarda la sicurezza, perché il contenimento degli sprechi non può prescindere dalla importanza di evitare rischi. Quali sono, quindi, gli accorgimenti più importanti da adottare? «Il primo consiglio — chiarisce Mosè Giaretta, esperto di sicurezza alimentare dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie — riguarda l’importanza di dosare bene i cibi che per caratteristiche e composizione costituiscono un terreno favorevole alla crescita di patogeni che potrebbero causare tossinfezioni alimentari. Ci riferiamo in particolare a quei prodotti freschi che devono essere conservati in frigorifero, come latte, formaggi, uova, carne, pesce, salse e creme a base di uova crude o latticini». «Un altro aspetto da non sottovalutare — aggiunge Giarretta — è il tempo di permanenza fuori dal frigorifero. Evitiamo di lasciare questi prodotti a temperatura ambiente troppo a lungo, altrimenti favoriamo la proliferazione microbica. Congelare gli avanzi è uno dei modi migliori per bloccare lo sviluppo dei batteri. Per farlo in modo corretto, prepariamo porzioni piccole e usiamo contenitori alimentari in vetro plastica o sacchetti freezer, non carta e cartone. Quando riutilizziamo gli avanzi refrigerati o scongelati, è importante riscaldarli in modo uniforme almeno a 75°C per qualche minuto. Così si abbattono i patogeni eventualmente presenti».