Pubblichiamo la domanda inviata da una lettrice al forum Mal di testa e la risposta data da Florindo d’Onofrio, membro del Direttivo nazionale ANIRCEF (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee) e neurologo presso il Centro cefalee «S.G. Moscati» di Avellino.
Sono una ragazza di 25 anni e sono tre anni che soffro di cefalea. Ho effettuato due anni fa una visita neurologica, a mio avviso poco dettagliata (non ho effettuato nessun esame del sangue o strumentale). Mi è stata diagnosticata una cefalea di tipo tensivo con terapia a base di amitriptilina in gocce. Ho seguito questa cura per questi anni e sotto farmaco sono stata meglio, anche se in sottofondo il mal di testa c’è sempre stato. Più o meno ogni anno ho cercato di smettere con il farmaco perché mi sentivo meglio, ma il mal di testa si è sempre ripresentato. Ad oggi è un mese che ho ripreso le gocce ma la cefalea non migliora. Ho senso di orecchie tappate, la mia cefalea si diffonde in tutto il cranio, la mattina è più forte, a volte migliora nel corso della giornata a volte peggiora (soprattutto nel weekend) quando peggiora diventa pulsante (e mi viene un vero e proprio attacco). Dall’otorinolaringoiatra sono stata e mi è stato detto che l’unico problema presente oltre a una leggera sinusite è che le mie orecchie compensano male. Ho pensato di fare le analisi del sangue e una risonanza per tranquillizzarmi. Sono ignorante in materia, dovrei fare una risonanza magnetica dell’encefalo o del tronco encefalico per poi tornare dal neurologo? Grazie dei consigli.
Camilla