Archive for March 31, 2017
Epatite C, i farmaci generici adesso si potranno importare dall’estero
Le sigarette elettroniche e quelle senza fumo meglio del tabacco, ma non innocue per la salute
Il sale, nemico invisibile: impariamo a ridurre i cibi troppo «saporiti»
Un killer silenzioso. Così abile da nascondersi dove non te lo aspetti e da mietere milioni di vittime in tutto il mondo, mantenendo però un aspetto “innocente” perché tuttora pochi sanno quanto sia dannoso. Troppo sale fa male, e dal 20 al 26 marzo torna la Salt Awareness Week, una campagna internazionale promossa dalla World Action on Salt and Health che ogni anno punta il dito contro un nemico sfuggente ma pericoloso: l’ennesima occasione per ricordarci che mangiamo troppo salato e che dovremmo fare attenzione a tutto il sale che non vediamo. «È la maggior parte di quello che introduciamo – sottolinea infatti Pasquale Strazzullo, presidente della Sinu, la Società italiana di nutrizione umana, che da anni promuove l’iniziativa permanente “Meno sale più salute” -. L’indagine Minisal del Gruppo di lavoro intersocietario per la riduzione del sale in Italia ha dimostrato che gli italiani consumano circa il doppio della dose di sale massima suggerita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, pari a 5 grammi al giorno. Gli uomini si attestano sui 10 grammi, le donne intorno agli 8. Peraltro i Livelli di Assunzione Giornaliera Raccomandati (LARN) indicano che la quantità adeguata oltre cui già si può parlare di eccesso è pari a 3,75 grammi: la maggioranza, quindi, sfora abbondantemente i limiti. Soprattutto con il sale “invisibile” – continua Strazzullo – si stima infatti che del totale introdotto non oltre un grammo sia quello naturalmente presente nei cibi e circa un terzo, cioè due, tre grammi, sia aggiunto mentre cuciniamo. Il resto, circa due terzi della dose quotidiana, quindi intorno ai cinque, sei grammi arriva da alimenti preparati, che lo contengono perché vi viene aggiunto e che spesso sono insospettabili».
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La vitiligine è un’affezione caratterizzata da un disturbo della pigmentazione cutanea, che si manifesta con la comparsa di chiazze irregolari, di forma ed estensione molto variabili, simmetriche, nelle quali la cute appare scolorita. Le sedi più comunemente interessate sono le mani, le ascelle, la cute delle regioni anogenitali, periorali e periorbitarie. Col tempo le chiazze possono estendersi progressivamente, a volte invece esse rimangono stazionarie, o regrediscono. (foto Instagram)