Archive for August 27, 2016

La famiglia (e non gli amici) aiutano a vivere più a lungo, specie nel bisogno

No alla solitudine

Se infatti l’influsso positivo sul benessere personale dato dalla compagnia altrui (dai compagni di sport e attività di svago, ai vicini di casa, passando per amici, coniugi, figli e nipoti) è molto alto dall’infanzia in poi, ora un nuovo studio canadese si spinge oltre e dimostra come nella terza età l’influenza del rapporto stretto con i familiari sia positiva per la salute in vecchiaia, dopo aver smesso di lavorare. Basterebbe averne almeno tre vicini e poterli vedere frequentemente, restando con loro in contatto fisico ed emotivo, con una telefonata, un pranzo o una passeggiata insieme, per garantirsi una vita più lunga. 

Divorzi: il picco viene dopo le vacanze estive (e invernali). Ecco perché

Divorzi «stagionali» anche con la crisi

Addirittura il trend stagionale nelle richieste di divorzio si è mantenuto tale indipendentemente dalla congiuntura economica, visto che anche durante la crisi del 2008 e degli anni successivi negli Usa la concentrazione delle domande di addio al partner ha mantenuto la stessa tendenza mensile. Come spiegare tutto questo? Importante sarebbe iniziare a non pensare alle vacanze come ad un momento taumaturgico. Secondo la Brines, infatti, «le persone tendono a prepararsi alle vacanze con aspettative crescenti, nonostante le disillusioni che hanno già provato negli anni precedenti». In chiave psicologica, per molti si tratta di periodi dell’anno in cui si immagina un nuovo inizio, una sorta di partenza di un ciclo di ottimismo che poi, a volte, non si traduce in realtà.

Tatuaggi per 60 milioni di europei «Pochissime garanzie sui coloranti»

Pigmenti per stoffe, plastiche, auto

«I rischi derivano dal fatto che gli inchiostri non sono stati formulati per l’applicazione sull’organismo – spiega Alessandro Alimonti, direttore del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) -. Si tratta di pigmenti prodotti per esempio dall’industria tessile, plastica e automobilistica, che vengono poi utilizzati anche per inchiostri per tatuaggi». I rischi sono evidenti. «Nel Dipartimento vengono effettuati due tipi di controlli sugli inchiostri – prosegue Alimonti -, sia di tipo microbiologico, sulla sterilità, che di tipo chimico-tossicologico, sulla composizione. I pigmenti vengono prelevati a campione sul mercato e analizzati, i risultati quindi vengono trasmessi ai Ministeri competenti. Si tratta di un’indagine non ancora programmata a livello nazionale, cosa che invece sarebbe auspicabile». Le verifiche chimiche vengono svolte, oltre che dall’Iss, anche dagli enti locali, come le Asl e le Arpa, mentre la parte tossicologica spetta all’Istituto Superiore di Sanità.

In spiaggia attenzione all’igiene delle parti intime (anche nei piccoli)

Cambiare spesso il costume da bagno

Che cosa fare invece per prevenire il problema? «Come dicevo, è fondamentale curare al massimo l’igiene – sottolinea la dottoressa May El Hachem -, insegnando alle bambine a non trattenere mai la pipì e ad asciugarsi bene dopo averla fatta, oltre a lavare le mani. Se il genitore ha il dubbio che questi passaggi non vengano fatti al meglio, la soluzione è cambiare spesso il costume da bagno e fare risciacqui frequenti, magari ricorrendo alle docce presenti nello stabilimento. Sarebbe bene evitare di far sedere i bambini direttamente sulla sabbia, cercando di metterli sempre su un asciugamano. E consiglio di non lasciarli mai nudi (nemmeno i più piccoli), perché il costume è un fattore di protezione. La sabbia infatti entra nelle pieghe e rischia di rimanervi a lungo: essendo granulosa, è irritante per la pelle. Al contrario, non si deve temere l’acqua del mare, che – tranne nei casi in cui è inquinata – non è da annoverare tra le cause di infiammazione intima».