Archive for February 29, 2016

La seconda giovinezza del braille nell’era del digitale

Oggi il braille si declina su screen-reader, display specifici, notetaker, touchpad, stampanti, visualizzatori: l’Istituto dei Ciechi ospita un centro informatico d’avanguardia che si occupa di gestire, insegnare, fornire consulenze. “Dal braille letterario a sei punti, si è passati al braille informatico a otto punti, per consentire la rappresentazione di 256 caratteri testuali, che corrispondono al numero di caratteri del codice informatico ASCII (ossia un byte)”, spiega Franco Lisi, direttore scientifico, che conferma: “Questo sistema vive una seconda giovinezza proprio perché consente ora ai non vedenti di leggere e ‘navigare lo schermo’ di un computer”. “E pensare che solo qualche anno fa – racconta Rodolfo Masto, Commissario straordinario dell’Istituzione meneghina – il braille iniziava a essere osteggiato dalle famiglie perché lo vivevano come uno strumento di segregazione: credevano potesse essere sostituito dall’informatica e invece si sono resi conto che si è integrato perfettamente ed è complementare ad essa”.

“Al braille non vi sono ancora oggi alternative – sostiene sicuro Franco Lisi – . È uno strumento che sposa quelle che sono le peculiarità intrinseche del senso del tatto proprio perché la breve estensione favorisce la comprensione con un solo passaggio del polpastrello”.

« Older Entries